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Come riparte un’impresa appena partita

speranza  
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“In tempi di Covid…”, è questo l’incipit più frequente nei racconti dei tanti progetti che portiamo avanti in questo periodo. È una introduzione che definisce la cornice entro la quale le giovani cooperative si sono mosse nei mesi dell’emergenza, è un frame che però, con le azioni e con una buona dose di speranza, stiamo, tutti insieme, cercando di smontare.

Cosa stiamo costruendo? Con chi e soprattutto perché? Sono le domande emerse durante l’edizione più strana del consueto Meeting annuale di Coopstartup svoltosi lo scorso 8 luglio online.
Le modalità di incontro con le oltre quaranta cooperative nate dai bandi territoriali da noi promossi nel corso degli ultimi anni, sono state sicuramente inusuali. Abbiamo sempre “lavorato” in remoto, online, in streaming, ma non avevamo mai cercato di condividere una visione e definire un piano di azione per il futuro non guardandoci negli occhi e senza poter stringerci le mani. “Obiettivo raggiunto” è il concetto che rimane al termine della giornata di scambio che abbiamo vissuto e che abbiamo titolato “La sfida è la ripartenza”. È stata la prova che quando ci sono le persone, le loro storie e la loro energia, il mezzo non è importante perché il messaggio, noi, siamo riusciti a trasformarlo in progetto, fatto di volti, di gambe, di mani; quelle dei cooperatori e delle cooperatrici che non hanno scelto di ragionare sul “come” o sul “quando” ripartire ma su come fare a crescere, perché chi coopera non si ferma.

Non si fermano le startup che si occupano di cultura per esempio, stanno reinventando una modalità per offrire i loro servizi e sviluppare i progetti open air, garantendo il distanziamento fisico ma combattendo quello sociale. Non si fermano i progetti innovativi legati all’energia, al making, al turismo digitale e non si fermano le startup che offrono servizi alle persone in difficoltà, oggi più che mai. Sono tante le esperienze che abbiamo attivato in questi anni ed è tanta la loro determinazione. C’è paura, inutile negarlo, ma il Meeting serve anche a questo, a smontarla e perché no a condividerla. Così tra gli ultimi interventi, una giovane cooperatrice ci dice: “Ero molto demoralizzata e anche un po’ in imbarazzo ascoltando tutti i vostri interventi pieni di positività e voglia di fare, la nostra cooperativa ha vissuto un periodo di crisi ma mi avete dato speranza. Grazie”.

Rinascita, ripresa, accelerazione, energia, sfida, rigenerazione, entusiasmo, o la va o la spacca, rifocalizzare, svolta, reinventare, speranza, sfidante, voglia di fare, transizione, trasformazione, connessione, orizzonte, sono le parole emerse dall’incontro online. Sono state scelte dalle startup cooperative e rappresentano il vocabolario che vogliamo utilizzare per costruire il futuro.

Tutte queste parole vanno a comporre il programma di accelerazione che abbiamo appena lanciato e che vedrà le cooperatrici e i cooperatori coinvolti direttamente, in un percorso di accrescimento delle loro competenze che porteremo avanti insieme ad un team di esperti.

Dodici mesi di lavoro e consulenza gratuita messa a disposizione di tutte le startup del programma: check up iniziale fatto direttamente dai professionisti di Coopfond che riguarderà un’analisi dei bilanci degli ultimi tre anni, una serie di valutazioni su tutto il business plan e la compagine sociale delle singole cooperative e poi ancora momenti di consulenza con gli esperti, ore di supporto one to one che gli startuppper potranno decidere come e quando impiegare a partire da Settembre fino a Giugno 2021. Saranno tanti e diversi i temi affrontati durante le giornate di lavoro: dall’execution della go to market strategy al valore cooperativo dello scambio mutualistico, dalla pianificazione finanziaria al controllo di gestione e poi ancora team building, people management e tanto altro.

Una ulteriore prova di quanto Coopfond e il programma Coopstartup credano nel futuro da costruire adesso, insieme a chi vive il presente e ambisce ad essere il protagonista dei giorni che stanno arrivando e che saranno tutto fuorché facili. Ma la forza è nel DNA di noi cooperatori, è il nostro tratto distintivo, è il legame che ci tiene uniti. Anche “ in tempi di Covid…”.