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Coopstartup Sardegna: i vincitori

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In Sardegna, nel Sulcis, c’è una startup che vuole creare un ‘villaggio felice’, per consentire a pensionati italiani ed europei e agli smartworker di trasferirsi nell’ex centro minerario di Fluminimaggiore, nel sud dell’isola.
È il progetto ‘Happy Village’ e punta a mettere a disposizione una serie di abitazioni, da ristrutturare per l’ospitalità diffusa.
A Ollolai (Nuoro), in Barbagia, una cooperativa di comunità vuole valorizzare le risorse del paese per scongiurarne lo spopolamento. La startup ‘Energy4Com’, si propone di sviluppare strategie e attività a sostegno della nascita di comunità energetiche. Sono le prime startup premiate oggi nell’ambito di Coopstartup Sardegna.
Poi due i premi speciali, assegnati a Whable, che lavora su un’app destinata alle persone con disabilità motoria per aiutarle a selezionare le strutture recensite da persone in grado di valutarne l’effettiva accessibilità’; e a Tra’mudas, che offre servizi di traduzioni da e verso varie lingue, da quelle più diffuse a quelle minoritarie come il sardo, con l’ausilio di Cat Tools, traduttori automatici, memorie di traduzione e altre risorse digitali open source. “Abbiamo incontrato, formato e affiancato persone accomunate dalla voglia di mettersi alla prova”, ha detto Carla Dellavolpe, responsabile di Generazioni Sardegna, “che hanno proposto idee di impresa innovative e attente a uno sviluppo sostenibile. Sono state in un percorso di affiancamento che ha previsto più di 20 ore di formazione sulla cooperazione, approfondimenti sul business plan, il marketing e la comunicazione, la governance e la transizione digitale”.