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La Finanza Etica per superare la crisi

Banca Etica  
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Pubblicato il report di impatto di Banca Etica: un primo esempio nel panorama bancario italiano di rendicontazione a 360 gradi degli effetti degli impieghi della banca.

Chi ha detto che gli strumenti finanziari sono antitetici alla creazione di valore sociale? Chi ha detto che il sistema del credito non può creare condizioni in cui equità e sostenibilità diventano capisaldi?
Se l’obiettivo è quello di una vera ripresa, c’è uno strumento che, più di altri, dimostra di avere performance durature nel tempo e può aiutarci a superare una delle più drammatiche crisi economiche dei nostri tempi: si chiama finanza etica.
Quanto più gli investimenti sono responsabili e sostenibili, tanto più i modelli finanziari si allontanano da quel profilo di logica speculativa che spesso li ha caratterizzati. Ma è possibile maneggiare strumenti finanziari e contestualmente creare chance occupazionali, tutelare diritti, persone e risorse ambientali evitando che i benefici siano solo a esclusivo appannaggio di gruppi ristretti?

È tutto illustrato all’interno di un documento (Report di Impatto), attraverso il quale Banca Etica apre un filone nuovo nel panorama bancario nazionale e internazionale perché sceglie di condividere e tracciare le ricadute e gli effetti della sua attività nella società. La trasparenza non è più soltanto una sfida ma si materializza in una rendicontazione puntuale con cifre e riferimenti su crediti, investimenti e partecipazioni, utili a comprendere il ruolo dell’istituto nei meccanismi di crescita collettiva, in attesa che anche le Istituzioni europee individuino e definiscano presto un percorso comune, adatto a rispondere alle crisi sociali – e non solo ambientali – di questa epoca.

L’assunto è il seguente: l’impact investing non si predica, come di solito è accaduto quando responsabilità e sostenibilità sono diventati termini utili solo a fini promozionali, ma si pratica.

Valutazione Socio Ambientale.
Ogni istanza di finanziamento è sottoposta al vaglio di una Valutazione Socio Ambientale che verifica il profilo di responsabilità sociale d’impresa.

Microfinanza e Sud.
Quasi 5 milioni di credito erogato in attività di microfinanza destinati all’Italia, metà dei quali a favore del Sud; nel complesso 15 milioni di euro sono stati impegnati nel 2019 in partecipazioni e finanziamenti nei differenti “sud del mondo”. Anche rispetto all’annosa questione Nord vs Sud, Banca Etica fa perno su un sistema di redistribuzione della ricchezza: nel Mezzogiorno la raccolta vale il 7,1%, gli impieghi il 18,9%, ristabilendo una maggiore equità rispetto al resto del sistema bancario italiano.

Il valore delle donne.
Le 328 imprese femminili finanziate nel 2019 (il 28% sul totale) dimostrano la convinzione con la quale l’istituto sceglie di scommettere sull’imprenditorialità femminile.

Crediti a impatto per le famiglie.
Sono considerati a impatto positivo i crediti erogati nei confronti di soggetti deboli – donne, giovani e disoccupati – con finalità specifiche: prima casa o casa popolare, efficientamento energetico, sanità o fonti rinnovabili.

Un portafoglio titoli sostenibile.
Precisi criteri di esclusione determinano l’eticità dell’investimento. Banca Etica esclude dal proprio portafoglio titoli emessi da Paesi che prevedono la pena di morte o limitano libertà e diritti, ma sono esclusi anche quelli che fanno investimenti in armi, gioco d’azzardo o hanno società coinvolte in episodi gravi di corruzione o che non rispettano l’ambiente.

Il monitoraggio dell’impatto.
Il Consiglio di Amministrazione ha a disposizione l’Impact Appetite Framework (IAF), uno strumento di monitoraggio costante sull’impatto socio-ambientale. L’attività di rendicontazione così svolta, non aiuta solo Banca Etica nell’esercizio della sua attività sul territorio, ma dovrebbe ispirare anche un cambiamento dei modelli di finanza da applicare a tutto il sistema del credito, affinché, in futuro, si possano valutare le ricadute non economiche delle operazioni economiche.