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Il punto sulla cooperazione di comunità con Paolo Scaramuccia

Comunità  
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Sulle cooperative di comunità Coopfond e Legacoop stanno lavorando molto, su tutto il territorio nazionale: bandi, approfondimenti, incontri e studi. Paolo Scaramuccia è Responsabile dell’ufficio promozione, servizi associativi e cooperative di comunità all’interno di Legacoop e a lui abbiamo fatto poche ma precise domande sul tema.

 

Legacoop è impegnata da diverso tempo sul tema della promozione delle Cooperative di Comunità su tutto il territorio nazionale. Qual è lo stato dell’arte? Quante sono e dove sono dislocate?

Legacoop lavora dal 2011 alla promozione delle cooperative di comunità e oggi possiamo contare circa 100 cooperative accompagnate alla costituzione. Il dato più rilevante è sono nate lungo tutta la penisola, abbiamo almeno una cooperativa di comunità in 19 regioni. Ovviamente contiamo il numero più rilevante lungo l’asse appenninico e nei piccoli comuni delle aree più fragili del Paese, lì dove lo spopolamento è più forte e i servizi per le persone non sono sempre garantiti, ma siamo contenti che il modello si stia affermando negli ultimi anni anche nei grandi centri urbani, segno che le cooperative di comunità sono uno strumento valido non solo per lo sviluppo locale nelle aree interne o nei piccoli comuni, ma anche per la rigenerazione urbana, quella partecipata dai cittadini, dal basso. 

Come mai sono sempre più numerosi i territori che chiedono di poter dialogare con Legacoop e Coopfond per valutare percorsi di costituzione di una Cooperativa di Comunità?

Ogni settimana riceviamo numerose richieste di incontro da parte di gruppi di cittadini, associazioni, amministrazioni locali che vogliono approfondire il tema, perché percepiscono le cooperative di comunità come uno strumento utile per promuovere politiche di sviluppo locale e possibile soluzione ai problemi della propria comunità. Siamo contenti che queste persone riconoscano in Legacoop un partner affidabile con cui costruire percorsi di costituzione di una cooperativa di comunità, probabilmente perché il nostro approccio è un accompagnamento serio, formativo:  seguiamo le comunità  dal principio, quando hanno bisogno di identificarsi come comunità e poi nell’analisi delle problematiche e nell’elaborazione delle proposte, la costituzione è appunto il traguardo di un percorso fatto insieme dove noi mettiamo a disposizione tutte le nostre competenze e dove anche noi ci apriamo alla condivisione e alla contaminazione con chi può offrire il suo contributo al progetto. Non è un percorso meramente consulenziale, è un percorso di fiducia e riconoscimento reciproco.

Quali sono i riscontri che state ricevendo rispetto alle opportunità e ai bandi che con Coopfond state promuovendo su tutto il territorio nazionale?

L’attenzione verso le cooperative di comunità è cresciuta negli anni, anche Coopfond ha iniziato a incontrare sempre più progetti di cooperative di comunità nei suoi bandi coopstartup regionali e grazie anche al successo della sperimentazione Coopstartup Rigeneriamo comunità del 2019, che ha visto la presentazione di centinaia di progetti e la premiazione di 9 cooperative di comunità selezionate tra le 25 ammesse alla formazione, oggi le cooperative di comunità rientrano a pieno titolo tra le azioni su cui Legacoop e Coopfond stanno investendo, ne è la prova il bando COMMONS, che vuole aiutare le cooperative di comunità a crescere con un processo di accelerazione, che le aiuti a progettare il proprio futuro, intercettando le opportunità del PNRR e della nuova programmazione 2021-2027, ponendo le basi per consolidarsi e strutturarsi proprio per intercettare queste opportunità.

> Per approfondire e partecipare al bando dedicato alle Cooperative di Comunità “Coopstartup Commons”:
https://commons.coopstartup.it

L'autore

Redazione
Staff di Coopstartup