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Discorso breve intorno al ruolo dei Consiglieri

Cooperazione  
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Sarebbe bello se le riflessioni che seguono, scaturenti da un insediamento vero di consiglio di amministrazione, potessero giovare alla riflessione sul tema da parte di chi attua la gestione della cooperativa in start-up ogni giorno, ossia i suoi amministratori.

I consiglieri, infatti, sono spesso soli ad affrontare il peso delle scelte di gestione nella loro cooperativa. Talvolta i soci si comportano in maniera non sempre partecipativa, altre volte, in consiglio vengono portate posizioni personali, più da socio che da consigliere dedicato alla causa mutualistica.

Per questo motivo, desidero condividere con Voi un accorato ma bilanciato discorso di insediamento di una Presidente di cantina sociale con cui ho condiviso il percorso di rinnovo delle cariche sociali.

“Cari colleghi,

in occasione del rinnovo del mandato per i prossimi esercizi sociali, sento la necessità di richiamare, in maniera breve e sintetica, i principali doveri ai quali siamo tutti vincolati.

Questo, anche per sottolineare come il comportamento di noi tutti nei rapporti interni ed esterni alla nostra cooperativa, dovrà sempre essere improntato alla massima lealtà, riservatezza e correttezza.

Lungi da me dal pronunciare un sermone sull’argomento.

Tuttavia, vorrei trasmettervi alcuni contenuti che reputo fondamentali e ricordarvi l’importanza del ruolo fiduciario a noi rimesso dai nostri soci.

Ricordo a noi stessi, quindi, che gli amministratori devono adempiere i doveri a essi imposti dalla legge e dallo statuto con la diligenza richiesta dalla natura dell’incarico e dalle loro specifiche competenze.
Lo standard di diligenza è, pertanto, duplice: quello generale, valevole per ogni amministratore; e quello rafforzato, previsto per i soggetti dotati di particolari competenze.

I doveri degli amministratori, infatti, possono distinguersi in doveri generici come gestire diligentemente l’impresa perseguendo l’interesse sociale o l’agire informati e doveri specifici, per esempio, tenere la contabilità correttamente, provvedere a iscrizioni e depositi di legge, dotare la cooperativa di un assetto organizzativo e contabile adeguato.

A ciò, si aggiunga il dovere importante di non operare in concorrenza con la cooperativa e di far presente in consiglio l’esistenza di eventuali conflitti di interesse affinché si possa, comunque, deliberare informati al riguardo.

La violazione dei principali obblighi citati comporta la responsabilità dell’amministratore e presuppone un suo inadempimento, un danno per la società e il nesso di causalità tra inadempimento e danno.

Tale accertamento avviene attraverso l’azione di responsabilità da parte dell’assemblea dei soci, a norma di statuto.
Quella degli amministratori, in ogni caso, è sempre responsabilità da violazione di norme di legge o clausole statutarie.

Ma ciò non significa che il contenuto della gestione osservante della legge o dello statuto sia sempre esente dalla possibilità di censura.

Gli amministratori, infatti, sono tenuti ad agire in modo informato e devono adempiere i loro doveri con la diligenza richiesta dalla natura dell’incarico e dalle loro specifiche competenze: il che significa che è certamente sindacabile il modo in cui gli amministratori prendono le decisioni e che anche lo stesso merito della decisione può essere censurato quando esso sia manifestamente imprudente o irrazionale.
Per il loro operato gli amministratori, di conseguenza, non rispondono solo nei confronti della società, ma anche dei creditori nonché del singolo socio o terzo direttamente danneggiato.

Fatta questa doverosa premessa per un corretto avvio del nostro mandato, passo ad illustrare il primo argomento posto all’ordine del giorno per la seduta odierna”.

L'autore

Marco Palma
Marco Palma è di Rimini ma vive a Bologna e si occupa di legislazione del lavoro, nonché di diritto societario cooperativo in Legacoop Bologna a partire dal 1991. Ha esperienza nell’attività di start-up cooperative accompagnando i nuovi cooperatori nei loro percorsi di esperienza, partendo dalla valutazione della business idea, passando attraverso la costituzione della cooperativa, con successiva supervisione nella gestione mutualistica dell’impresa.