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H2Boat: la tecnologia dell’idrogeno per le imbarcazioni

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H2BOAT propone un sistema innovativo che sfrutta la tecnologia dell’idrogeno per rendere le imbarcazioni da diporto, in particolare a vela, completamente autonome dal punto di vista del fabbisogno energetico, nell’ottica dello sviluppo sostenibile e del concetto di eco-comfort, ossia rispettare l’ambiente senza rinunciare a tutti i benefici prodotti grazie all’elevata quantità di energia disponibile. Energy pack lavora in parallelo alle fonti di produzione di energia rinnovabile già presenti accumulando l’energia prodotta in eccesso come una batteria elettrica ma con prestazioni tali da permettere la conduzione della barca in modo del tutto autonomo da altre fonti energetiche.

– Perché questa idea?

Perché questo é il momento. La nostra non é un invenzione ma un’innovazione, ossia l’uso di una tecnologia giá esistente in modo innovativo, tra l’altro un applicazione navale di grande successo esiste già, sono i sommergibili della marina italiana e tedesca u212. L’idea di lanciare una startup deriva da molteplici fattori: conoscenze del team, relazioni con aziende esterne, gruppo universitario molto attivo, intraprendenza dei soci e molto altro. Sappiamo che la tecnologia dell’idrogeno é alle porte, noi crediamo di aver identificato il mercato più favorevole per il suo lancio sul mercato.

– Chi siete?

H2Boat é una cooperativa formata da 7 soci, 4 dottorandi provenienti dal Thermochemical Power Group (TPG) dell’Universitá di Genova e 3 professori del dipartimento di Ingegneria Meccanica sempre di UNIGE.
Thomas Lamberti, Ing Navale, Presidente CDA
Alessandro Sorce, Ing Meccanico, CDA
Lorenzo Di Fresco, Ing Meccanico
Stefano Barberis, Ing Meccanico, Vicepresidente CDA
Loredana Magistri, prof Ing Meccanica
Alberto Traverso, prof Ing Meccanica
Aristide Massardo, Preside della Scuola Politecnica UNIGE

L’azienda é gestita da un CdA di tre persone (Lamberti, Sorce, Barberis).

– Qual è il vostro obiettivo a medio lungo termine?

L’obiettivo a medio termine é quello di sfruttare lo status di Spinoff dell’Università di Genova (che permette di usufruire dei laboratori e degli spazi di UNIGE con contratti agevolati) per sviluppare il primo prototipo dell’Energy Pack (ottobre 2016), attivare le attivitá parallele (definite MOSES – consulenze, formazione) (agosto 2016), trovare un finanziatore/partner industriale per la ricerca della tecnologia dell’idrogeno nel settore navale (entro fine 2016), partecipare ad un progetto di ricerca cofinanziato H2020 (entro 2016), sviluppare secondo prototipo (2017) e partecipare alla MiniTransat 2017, vendere i primi Energy Pack per applicazioni dedicate. A lungo termine (dal 2020 in poi) l’obiettivo é quello di immettere sul mercato un Energy Pack modulare per applicazioni nautiche/navali (prima per barche a vela e poi a motore) per poi passare ad altri mercati.

– Perché una cooperativa?

Perché la volontà dei soci é quella di disporre del proprio lavoro (che in larga parte coincide anche con le proprie passioni) in modo associato e democratico. Inoltre la cooperativa ha un’amministrazione molto flessibile per l’ingresso e l’uscita dei soci che agevola ed incentiva lo sviluppo di progetti sia da parte dei soci che da parte dei collaboratori (possibili futuri soci che in genere fanno parte del TPG, il gruppo di studio di riferimento che é a tutti gli effetti una delle realtà più giovani e dinamiche di UNIGE). Lo spirito cooperativo del TPG é risultato innovativo e vincente nella ricerca e crediamo che lo sarà anche nel mondo aziendale.

Web: www.h2boat.it