Quarta edizione dello Startup Day dell’Università di Bologna

Torna il grande evento di imprenditorialità dell’Università di Bologna. Dopo un boom di candidature di progetti (392 contro i 180 del 2017) e grazie ai numeri delle precedenti edizioni, lo Startup Day Unibo si è ormai affermato come l’evento italiano più partecipato a favore dell’imprenditorialità giovanile. A seguito delle precedenti edizioni, si sono costituite più di 20 startup fra quelle partecipanti, che hanno raccolto complessivamente 2.300.000 euro di finanziamenti.

Sabato 19 maggio, dalle 10 alle 19, Palazzo Re Enzo ospiterà le 30 idee di startup selezionate quest’anno, che durante la giornata si presenteranno a studenti e neolaureati di tutte le Scuole dell’Università di Bologna, provenienti anche dai campus della Romagna. Durante la giornata, ogni startupper avrà a disposizione un tavolo e 2 sessioni da 30 minuti per presentare il proprio progetto ai player: studenti e neolaureati, provenienti da tutte le Scuole dell’Università di Bologna, che vogliono mettere in gioco le proprie competenze per entrare a far parte di un nuovo team. Chi si iscrive online può riservare il proprio attraverso una agenda elettronica dedicata.

Attorno ai tavoli di team meeting, come di consueto, saranno presenti i supporter: oltre 40 realtà locali, nazionali e internazionali che con i loro servizi sostengono la nascita di nuove imprese. Sono state invitate anche 15 StartUp “Made in Bo”: eccellenze del territorio già attive sul mercato, che potranno raccontare la loro esperienza agli startupper e trovare nuovi collaboratori tra i player.

L’evento, gratuito ed aperto a tutti, sarà inaugurato dal Magnifico Rettore Francesco Ubertini alle ore 10.30. A conclusione della giornata, alle ore 18, in Sala Re Enzo, si terrà lo spettacolo “La storia di Google”. Unendo teatro e storia del business, la compagnia Companies Talks racconterà i passi compiuti dai fondatori Larry Page e Sergej Brin per costruire il colosso dei motori di ricerca.

“Il numero importante di idee ricevute dai nostri studenti – afferma il Rettore Francesco Ubertini – ci incoraggia ed è un primo tornaconto importante delle energie e degli investimenti che abbiamo fatto sull’imprenditorialità studentesca. Gli studenti continuano a dimostrare voglia di partecipare e di mettersi in gioco. E noi costruiremo su questo per aiutali a realizzare i propri sogni”.

“Lo start-up day è uno dei principali eventi della strategia a supporto dell’imprenditorialità che seguo. – commenta la prof.ssa Rosa Grimaladi – Abbiamo fatto in modo che l’evento non rimanga isolato, ma sia l’inizio di un ciclo di attività di accompagnamento e sviluppo di selezionate proposte imprenditoriali dei nostri studenti e sia la fine di un percorso (l’anno successivo) per chi si è messo in gioco ed è pronto per presentare la propria idea di business ad investitori istituzionali. Una strategia di supporto all’imprenditorialità studentesca di successo deve creare condizioni di continuità, sistematicità e integrazione con la più ampia progettualità dell’Ateneo, di cui lo start-up day è un tassello importante”. 

Molte saranno anche le novità della quarta edizione. Legacoop Bologna rinnova per il secondo anno consecutivo il proprio sostegno allo Start Up Day, e durante l’evento presenterà in anteprima Coopstartup, il bando finalizzato alla creazione di start up cooperative per giovani under 40 che vivono a Bologna o nei comuni della sua area metropolitana. Il bando prevede formazione, assistenza e 45.000 euro a fondo perduto per la creazione di startup, è promosso da Legacoop Bologna e da Coopfond, il fondo mutualistico per la promozione cooperativa alimentato dal 3% degli utili annuali delle imprese aderenti a Legacoop. “Lo StartUp Day rappresenta un’eccellente occasione di connessione tra il mondo cooperativo e la grande community degli universitari bolognesi – dichiara Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – Anche quest’anno saremo presenti per promuovere le opportunità che la cooperazione offre ai giovani che hanno idee, capacità e voglia di fare impresa. Stiamo cercando nuovi imprenditori cooperativi e lo Start Up Day è il posto giusto dove poterli incontrare.”

Un’altra novità di quest’anno è l’Investor Time di AlmaCube, incubatore dell’Università di Bologna e di Confindustria Emilia Area Centro. Le migliori startup della precedente edizione dello StartUp Day hanno seguito un percorso annuale di incubazione a cura di AlmaCube sviluppando i propri prodotti o servizi, e si presenteranno agli investitori, pronte a raccogliere finanziamenti per entrare sul mercato a 12 mesi di distanza da quando hanno iniziato a muovere i primi passi.

Ampio spazio sarà dedicato anche ai “senior” grazie all’inaugurazione del Beta Club, una nuova community di liberi professionisti, imprenditori e manager interessati ai temi dell’innovazione e delle startup. Si tratta di un tassello fondamentale per favorire lo sviluppo delle startup del territorio, in quanto l’obiettivo sarà poi quello di far incontrare i professionisti con i progetti di impresa e di ricerca nati dall’Università, creando così nuove opportunità di sviluppo del business.

“Oggi Bologna è la città ideale per chi vuole creare una nuova impresa: le recenti statistiche lo dimostrano, e i numeri raddoppiati dello StartUp Day Unibo di quest’anno lo confermano. Dobbiamo continuare su questa strada valorizzando i consistenti investimenti che le istituzioni, prima fra tutte l’Alma Mater, stanno mettendo in campo – spiegano Alessandro Cillario e Stefano Onofri, ideatori del format dello StartUp Day – Ogni volta che nasce una nuova azienda con grande potenziale di crescita, ne beneficia l’intero territorio. Per questo è importante che professionisti e imprenditori con più esperienza si interessino attivamente al destino delle imprese di domani dando il proprio contributo. Lo StartUp Day Unibo si conferma come la più importante occasione per scoprire quanto potenziale è in grado di sprigionare il capitale umano che studia o fa ricerca all’Università”.

Più librerie, più libri di editori indipendenti, più lettori?

Alleanza delle Cooperative Comunicazione e Salone del Libro discutono di
un nuovo format per sostenere la nascita di nuove librerie indipendenti.

31° Salone Internazionale del Libro di Torino
SABATO 12 MAGGIO 2018
h 14:00 – Sala Editoria

Nell’incontro verranno date alcune anticipazioni sul Concorso per incentivare e supportare la nascita e l’avviamento di librerie indipendenti in piccoli centri o in periferie urbane con scarsa o nulla densità di attività librarie. Si possono ancora aprire nuove librerie? E nei piccoli centri, nelle periferie urbane che ne sono prive, queste nuove librerie possono essere realizzate e trovare una loro dimensione di sostenibilità? E quanto può e deve incidere nei progetti di nuove librerie la capacità di rendere attive e protagoniste di questi percorsi le comunità locali?
L’incontro vorrebbe costruire le basi per l’avvio della progettazione e la nascita entro l’anno di un modello di bando per la promozione di nuove librerie che preveda anche affiancamenti alla stesura definitiva del business plan, alla formazione degli imprenditori culturali e il relativo supporto durante la prima fase di start up. L’iniziativa nasce da una proposta concordata tra il Salone del
Libro di Torino e l’Alleanza delle Cooperative Italiane – Comunicazione, con i vari rappresentanti partecipanti al Tavolo per il programma professionali della prossima kermesse torinese. Il progetto, il cui possibile sviluppo verrà discusso durante l’incontro e nei giorni della fiera, prende spunto dall’esperienza francese Adelc, Association pour le Développement de la Librairie de Création.
(http://www.adelc.fr/), che, a partire dal 1988, è riuscita ad aiutare e sostenere centinaia di librerie distribuite su tutto il territorio francese.

Interventi:
Gloria Bettini, Banca Popolare Etica;
Roberto Calari, Presidente Alleanza Cooperative Italiane Comunicazione;
Anna Conticello*, Mibact;
Stefano Delmastro, Scritturapura casa editrice;
Gino Iacobelli, Adei;
Alfredo Morabito, Coopfond;
Marco Pautasso, Salone del Libro;
Giovanni Teneggi, esperto cooperative di comunità.

Sono invitate a intervenire inoltre altre realtà (Fondazioni Bancarie, Istituti di Credito, Fondi di promozione cooperativa, Istituzioni Nazionali e Locali) che siano interessate a contribuire alla progettazione e alla nascita di questo nuovo strumento per promuovere il libro, le librerie indipendenti e la lettura nelle diverse realtà territoriali del Paese.

*in attesa di conferma