L’Alveare, il coworking con spazio baby, è un progetto di innovazione sociale nato dall’associazione di volontariato Città delle mamme per rispondere concretamente al problema della conciliazione famiglia-lavoro. L’Alveare è un luogo di lavoro aperto a tutte le tipologie di lavoratrici e lavoratori che condividono l’ottica collaborativa del coworking, e ha in più un ambiente bello e accogliente dedicato alla cura di bimbe e bimbi dai 4 ai 36 mesi, con un progetto educativo appositamente ideato. E’ stato possibile realizzarlo grazie alla vittoria del bando Call for social ideas, grazie alla collaborazione di Roma capitale che ha concesso gli spazi e del Municipio V che ha patrocinato l’iniziativa.

– Da dove nasce la vostra idea?
L’idea nasce perché in vari anni di attività di volontariato con donne, neomamme e neogenitori, abbiamo capito come il problema della conciliazione fosse uno dei più difficili da risolvere, e così abbiamo studiato una soluzione innovativa che consenta a chi vuole lavorare, ma allo stesso tempo dedicarsi alla cura di figlie e figli, di avere un luogo idoneo a soddisfare entrambe queste esigenze.

– Chi siete, com’è composta la vostra squadra?
Dall’associazione di volontariato in quattro abbiamo deciso di dedicarci a tempo pieno al progetto. Ognuna di noi ha competenze diverse, in base ai nostri profili e alle nostre capacità abbiamo costruito la squadra di lavoro e poi abbiamo cercato un’educatrice che avesse tutte le capacità per coordinare lo spazio baby e la voglia di sperimentare ua forma di educazione innovativa.

– Qual è il vostro obiettivo a medio lungo termine?
il nostro obiettivo è rendere l’Alveare un luogo sempre più accogliente e idoneo a soddisfare le esigenze delle persone che lo scelgono per lavorare, ci piacerebbe ampliare i progetti che partono dalla nostra community, ci piacerebbe implementare la collaborazione con le altre realtà affini alla nostra. Abbiamo sempre pensato a questo coworking come a una fucina di idee e attività, ed è con questo obiettivo che lavoriamo.

– Perché avete scelto di fare una cooperativa?
La forma cooperativa ci è sembrata la naturale evoluzione dell’associazione di volontariato, più in linea con la nostra visione di lavoro e impresa: collaborativa e condivisa. Partecipare al bando Innova inCoop ci ha dato la possibilità di farlo contando anche su un percorso si affiancamento e formazione che è stato per noi molto utile e importante.

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